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Dopo la sorpresa rappresentata dai Lunatica ecco, sempre dalla
Svizzera, i sorprendenti Felony che grazie all'appoggio della
Escape hanno avuto la possibilità di sopportare al meglio il
proprio disco d'esordio, finora confinato allo status di
autoproduzione. Il confronto con i Lunatica è sicuramente più che
azzeccato, anche se in realtà su "First Work" invece di una
cantante solista troviamo una coppia di vocalist, formata dalla
brava Andrea Richner che si è affiancata ad Andreas Wildi (già di
suo ottimo cantante in grado di ricordare Michael Kiske e
sopratutto il miglior André Matos). Questo sin dalle prime battute
di "What a Felony", un brano dove nei passaggi più veloci sembra
di ascoltare gli Angra e se nelle scorribande strumentali
riecheggiano i Royal Hunt, per i momenti sinfonici ed orchestrali
il termine di paragone non possono che essere i nostri Rhapsody.
Il loro è, infatti, un power metal sinfonico che sconfina con
scioltezza nel melodic rock, riuscendo ad essere accattivante
senza risultare però lezioso (vedasi due riuscitissime ballads
quali "Tonite" e "Promising Heart") e che si esalta nel crescendo
e nei chorus di "Say Goodbye" o "Freedom". Ma i meriti non
spettano solo ai due cantanti, i Felony dimostrano di avere
talento, compositivo ed esecutivo. Le chitarre provano a graffiare
su "Justice" ma tocca ancora alle tastiere a condurre il gioco (e
lo faranno anche nella conclusiva "On Life's End"), poi le parti
si invertono nelle atmosfere tipicamente Hard Rock di "My Way" e
nei frangenti più grintosi di un pezzo articolato come
"Disappointed". Il tutto in un'ora abbondante di musica dove
"After the Rain" e "Cyberspace" sono le uniche canzoni che non
convincono del tutto, con la prima che si snoda senza grandi
spunti, mentre la seconda dopo un bell'inizio acustico prende un
iter fin troppo banale.
In comune con i già citati Lunatica, i Felony possono poi vantare
pure la presenza dietro la consolle di Sascha Paeth (anche con
Edguy, Kamelot, Rhapsody...) che ha prodotto il disco. Ed il suo
tocco si sente, eccome, ma anche i Felony non scherzano.
Voto:7,5/10
Sergio 'Ermo' Rapetti |